
Quando si parla di solidarietà ci sono tanti aspetti da prendere in considerazione. La solidarietà può riguarda, infatti, un gran numero di lati della nostra vita quotidiana e può diventare fondamentale in molti casi. Ci riferiamo in maniera particolare ai malati di cancro, una malattia per la quale non è ancora stata scoperta alcuna cura definitiva.
In che maniera la solidarietà entra in gioco per rendere la vita un po’ più facile ai malati e ai loro familiari, che pure sono colpiti in maniera diretta da questa tragedia?
Le case della solidarietà, note anche come case di accoglienza, sono uno dei tanti volti di questa medaglia. Si tratta di case che vengono concesse a chi ha bisogno di assistere un parente malato che sta ricevendo le giuste cure in un ospedale lontano da casa. Per cercare di rendere il meno pensate possibile il costo dell’assistenza da parte delle famiglie, tali dimore sono realmente l’ideale. Le case AIL, ad esempio, sono pensate appositamente con lo scopo di dare un aiuto a chi ne ha bisogno.
Un altro aspetto particolare della solidarietà nel mondo del cancro è quello delle parrucche della solidarietà, voluto dalla ONLUS “Cancro primo aiuto”, che cerca di ridare un po’ di serenità alle donne malate di cancro che, a seguito delle cure di radioterapia e di chemioterapia, possono subire la perdita di capelli. Tenendo a mente che tale effetto collaterale è nella maggior parte dei casi temporaneo, possono in ogni caso esserci delle conseguenze negative sulla vita sociale, oltre che sulla psicologia, delle donne. Ecco che una parrucca può contribuire, in qualche modo, alla conduzione di una vita personale e sociale più normale.
Case e parrucche sono due cose completamente diverse che però diventano sinonimi quando si parla di solidarietà e di cancro.